Chiesa di san Giorgio martire
La chiesa parrocchiale sorge in posizione lievemente sopraelevata, sopra un dosso tra la strada provinciale che conduce a Trigolo ed il Naviglio Pallavicino.
Cenni storici e caratteristiche
È dedicata a san Giorgio martire. Fu rifatta verso la metà del XX secolo, in sostituzione della precedente, forse perché in rovina. Il progetto fu affidato all'architetto soresinese Giulio Carotti, che proprio in queli anni stava lavorando alla nuova facciata della chiesa prepositurale di san Siro nella sua città. La posa della prima pietra è del 1948, l'inaugurazione avvenne nel 1953.
Il Carotti progettò il nuovo tempio moderno, ma in perfetta sintonia con la tradizione, con una facciata a capanna con mattoni a vista cui si accede percorrendo una scenografica scalinata. È divisa da quatto lesene: nella sezione centrale, sopra il portale d'ingresso, è collocata la bella scultura di san Giorgio e il Drago, opera dell'artista Leone Lodi. Nella parte superiore una trifora da luce all'interno. Le fascie laterali presentano tre nicchie per lato, con altrettante statue di santi. A lato della chiesa una lapide ricorda l'inaugurazione del nuovo edificio:
D.O.M.
Cumignano sul Naviglio
Esultante ammira la nuova chiesa parrocchiale sorta con sacrifici di suprema generosità per tenace volontà di tutto il popolo compatto nel comune lavoro e saldo nell'unità della fede
Consacra a Cristo Gesù e a San Giorgio Martire perché alla silente fecondità dei campi e alla serna pace della famiglia perennemente benedicano
MCMXLVIII
Sommo Pontefice Pio XII - Arcivescovo Monsignor Giovanni Cazzani - Parroco Sacerdote Mario Campari - Architetto Dottor Giulio Carotti.
L'interno ad aula unica ha una volta a botte, con cappelle laterali e tele di scuola veneta sei-settecentesche giunte a Cumignano intorno alla metà del XIX secolo.
Il campanile
Le mappe del Comune di Cumignano sul Naviglio in prossimità della chiesa sono:
- mappa n. 1 nel catasto Teresiano 1773;
- mappa n. 2 nell'anno 1901;
- mappa n. 3 nell'anno 1950.
Nella mappa del catasto teresiano del 1773 (mappa n. 1), contrassegnato con il simbolo della croce è gia inserito sia l’edificio della chiesa, sia il campanile.
Dalla verifica dei documenti visionati si può riassumere l’evoluzione della chiesa e del campanile:
- dal libro dei battesimi anno 1712 e dalla mappa n, 1-2-3, si può stabilire che esisteva già una chiesa parrocchiale con annesso campanile;
- nel 1943 veniva posata la prima pietra della nuova chiesa, come la ammiriamo ai giorni nostri, mentre non si fa nessun riferimento al campanile;
- nel 1961 i documenti accennano al restauro del campanile, con la trasformazione della sommità in cuspide piramidale.
Il campanile risulterebbe pertanto l’unica testimonianza, se pur alquanto rimaneggiata, della costruzione originale risalente ai primi anni del 1700.
All'anno 1961 - era parroco don Mario Campari - è datato un faldone nell'archivio parrocchiale inerente il restauro e la sostituzione della cupola con la cuspide: ii documenti tra cui tre fotografie raffigurano l'intervento, che comprende, intonacatura esterna con relativa pitturazione e realizzazione della cuspide. Tra i vari documenti, sono presenti alcuni preventivi, con l'elencazione del materiale utilizzato, tra cui: fornitura di cemento, fornitura di malta idrata bianca, installazione di ponteggio unitamente alla richiesta di contributo al comune di lire 189.000. L'annuncio dei lavori fu riportato sul quotidiano "La Provincia" nell'edizione di mercoledì 2 agosto 1961.
Nello stesso anno, il 30 settembre, avvenne una solenne cerimonia d'inaugurazione con autorità civili, religiose e militari ad inaugurare la lunga serie di opere pubbliche intrapresese negli anni Cinquanta. [
Il Crocefisso
I fedeli di Cumignano hanno sempre avuto particolare devozione per un Crocefisso esposto in preghiera fin dai tempi della sicittà del 1817. Ed ancora al Crocefisso si rivolsero per intercedere alla cessazione di un'epidemia di colera che imperversava nel 1867. E ciò si ripeteva anche in occasione dei più recenti conflitti mondiali. In occasione del rifacimento della chiesa il Crocefisso fu restaurato e negli anni Cinquanta del XX secolo fu ricollocato nella prima campata del nuovo edificio.
Fonti
- AA.VV. Verso il blu, atlante didattico del cremasco, Fantigrafica, Cremona, 2005.
- Battista Bosio, Il Campanile di Cumignano sul Naviglio, manoscritto, per gentile concessione.
- Archivio del quotidiano "La Provincia"
Ultimo aggiornamento:
22/03/2018